Cima Payer (Gruppo Adamello-Presanella)

Scheda tecnica

  • Luogo: Cima Payer (m.3056) e Corno di Lagoscuro (m.3166)
  • Dislivello: 1° giorno 800 metri; 2° giorno 700 metri
  • Segnaletica: Segnavia n° 212, tracce e n° 209
  • Difficoltà: E/EEA, vivamente consigliati casco e kit da ferrata
  • Cartografia: Kompass n°639 1:25.000, Tabacco n° 052 1:25.000

Descrizione

Dal Rifugio Bedole (m 1641), alla testata della Val di Genova, il sentiero n° 212 risale il pendio boscoso superando con numerose serpentine il fianco della valle che conduce al pianoro sommitale. Si continua lungamente a mezza costa giungendo infine nei pressi del “Centro Studi Adamello Julius Payer” (m 2430 - ore 2.20). Nei pressi i ruderi della vecchia Capanna Lipsia eretta nel 1915 ed un piccolo cimitero di guerra. Si giunge così al Rifugio Città di Trento al Mandron (m 2449 - ore 0.10, tot. 2.30), dove è consigliabile pernottare.
Dietro il rifugio s’imbocca il sentiero per il Passo Maroccaro e quindi si seguono le indicazioni per Passo Payer, posto poco a Sud dell’omonima cima. Lo si raggiunge per sfasciumi detritici e un ultimo breve e franoso tratto (m 2978) (ore 2 ca. dal rifugio). Superata la verticale paretina iniziale con l’ ausilio della catena si prosegue per l’aerea e bella cresta e si cala al vicino Passo di Lagoscuro (m 2970 - ore 0.30, tot. 2.30). E’ consigliabile a questo punto salire la bella cima del Corno di Lagoscuro (m 3166 - ore 0.30) e visitare la “Capanna Amici della Montagna” costruita dalla guida alpina G. Faustinelli utilizzando resti di baracche di guerra. Ritornati al Passo di Lagoscuro si scende verso il rifugio utilizzando una ripida traccia, non numerata, fino ad incontrare il segnavia n. 209 proveniente dal Passo di Maroccaro che riconduce al rifugio (ore 1.40, tot. 4.40).


Relazione

Il 22 e 23 agosto 2009 si è svolta con successo la prevista escursione della SSGB a Cima Payer (m.3056), nel gruppo Adamello-Presanella, nonostante le incerte previsioni meteorologiche. 
Sabato 22 il gruppo di soci e simpatizzanti si è portato alla testata della Val Genova, da dove, lungo il bellissimo sentiero SAT e con la costante veduta dei ghiacciai della Lobbia e del Mandrone, ha raggiunto il Rif. Città di Trento al Mandrone (m.2449) passando nei pressi dei ruderi della Capanna Lipsia e del piccolo cimitero di guerra austro-ungarico.
Il giorno successivo, in una bella giornata di sole leggermente velata da nubi innocue, i soci hanno percorso il sentiero che risale ripidamente il roccioso pendio a nord del rifugio e che, opportunamente marcato, conduce con un ultimo faticoso tratto a Passo Payer (m.2978). Salita la verticale paretina iniziale, il nuovo tratto attrezzato con catena conduce, sul filo dell’affilata e panoramica cresta sempre a cavallo fra il versante trentino e quello camuno della montagna, alla panoramica sommità che durante la guerra era parte integrante del lungo sentiero di arroccamento degli alpini che correva sulle pendici nord-occidentali della linea Castellaccio-Lagoscuro fino a Punta Pisgana. Dalla vetta, su cui si notano ancora importanti resti delle fortificazioni italiane, i partecipanti hanno disceso lo spettacolare sentiero, sempre ben assicurati dalla corda fissa e avvalendosi ancora delle originali scale e passerelle di legno, giungendo al Passo Lagoscuro (m.2970), dove sono gli imponenti resti della cittadella militare italiana, sede della guarnigione Lagoscuro. Perfettamente messo in sicurezza da parte delle Guide Alpine di Vallecamonica nel 2005, il percorso, fortemente suggestivo, tramite la scalinata a secco che dal passo sale verso il Corno di Lagoscuro (m.3166) prosegue interamente in territorio bresciano con il “Sentiero dei Fiori” lungo la cresta Lagoscuro - passo di Casamadre – Castellaccio. Dopo un’ ampia ricognizione sui luoghi ove sorgevano i baraccamenti italiani, i soci hanno disceso il ripido sentierino sovrastante la conca del Lago Scuro rientrando pienamente soddisfatti al rifugio.